giovedì 9 giugno 2016

Spatzle - gli gnocchetti trentini veloci e gustosi

Buongiorno!
Sono sempre di corsa in questo periodo ma i preparativi per il matrimonio e per l'appartamento sono quasi ultimati, entro fine mese il grosso dei lavori dovrebbe essere finito e potrò passare allegramente a documentare il tutto, chissà che qualcuno non trovi ispirazione.
Vedo che molti dei nostri amici nella nostra stessa situazione passano per guardare e soprattutto scoprire soluzioni migliori e problemi che abbiamo riscontrato. In effetti, sia il mondo edilizio che quello matrimoniale sono un caos burocratico e non solo e avere qualcuno con cui confrontarsi è comodo.

Senza divagare, veniamo all'argomento di oggi. Volevo presentarvi una ricettina che a me piace moltissimo e un prodotto Tupperware per realizzarla. Non sono una rappresentante Tupper e devo dire che la mia esperienza con il marchio è recentissima. Ho comprato un po' di cosucce alle dimostrazioni e posso dire che sono costosi (ma per fortuna spesso ci sono gli sconti! Fateveli mandare dalla vostra rappresentante di zona) e non tutto è realmente utile, ma certe cose sono geniali!



Il prodotto in questione è un aggeggio (Spätzlehobe) per fare gli Spatzle. Se non li conoscete sono degli gnocchetti di tradizione tedesca, e per estensione trentina, con un impasto base costituito da uova acqua e farina, ma più spesso arricchiti con gli spinaci. L'impasto è semisolido e per realizzare gli gnocchetti si usa quindi una sorta di grattuggia bucherellata attraverso cui si fa scendere nell'acqua bollente per ottenere la forma tipica.

In commercio ci sono una grande varietà di questi attrezzi. Quello che avevo prima era quello classico:
Ma a dire il vero non è il massimo della comodità e spesso per non fare danni avevo bisogno di un aiutante. Dopo che ho provato quello della Tupperware sono rimasta estasiata da quanto è facile fare gli spatzle!

click sull'immagine per vedere il prodotto su Amazon

Questo è decisamente uno strumento più comodo. Si appoggia sopra la padella, di qualsiasi diametro, e lì rimane. Quindi basta versarci tutto l'impasto grazie ai bordi alti e allo spazio molto più grande del quadratino della spatzleliera classica e poi con la spatolina si aiuta a scendere attraverso i fori. 

Per realizzare così gli spatzle ci vuole giusto il tempo di fare bollire l'acqua e non si sporca nulla.
L'unica cosa è che la mia rappresentante di zona diceva che vogliono togliere dal commercio questo podrotto in quanto la Tupperware è una ditta americana e gli Spatzle sono una cosa sconosciuta ai più essendo tipicamente tedeschi. Se volete provarli senza impegno di comprare attrezzatura, è scomodo ma uno schiacciapatate a fori grossi vi aiuta!

Ma veniamo alla ricetta. Vi garantisco che è semplicissima e veloce, per un piatto che stupisce.
Quella con cui mi sono trovata meglio è quella di Giallo Zafferano e qui ve la riporto:

Spatzle di spinaci con panna e speck

Ingredienti
200 gr di Spinaci lessati
3 uova piccole
100 ml di acqua
sale
250 gr di farina
1 pizzico di noce moscata

100 gr di speck affettato sottile
30 gr di burro 
250 ml di panna fresca
2 cucchiai di erba cipollina tritata
pepe macinato a piacere
sale


Buttate nel mixer spinaci ben strizzati, uova, acqua, sale, noce moscata. Io ci butto anche la farina così si impasta bene ma potete anche aggiungerla in seguito e mescolare a mano.
Tritate tutto molto finemente fino a ottenere una crema liscia e fine. 

Portate a bollore una pentola di acqua e intanto prepariamo il sugo.

Tritate l'erba cipollina e tagliate a striscioline lo speck. Fatte soffriggere lo speck con il burro (o l'olio se preferite). Aggiungete la panna liquida il pepe e l'erba cipollina.

Posizionate la spatzleliera sopra la padella di acqua bollente, versateci l'impasto e aiutandovi con la spatolina fatelo scendere attraverso i fori.
Gli spatzle sono pronti in pochi minuti, appena affiorano in superficie. Raccoglieteli con una schiumarola, colateli bene, e versateli nel condimento in cui vanno fatti saltare pochi secondi.

Qui la ricetta con le immagini: Giallo Zafferano



mercoledì 11 maggio 2016

serialmente: Blindspot 1 e 2

Buonasera,
ieri per la prima volta Italia 1 ha trasmesso la nuova serie tv Blindspot.



Titolo: Blindspot
Trasmessa: Martedì alle 21.10 su Italia 1

Trama

A Manhattan un allarme bomba si rivela l'inizio di un'indagine che ha dell'assurdo. Un borsone sospetto viene abbandonato in strada, ma non contiene una bomba, bensì una donna nuda completamente tatuata.
Il primo indizio per decifrarla è chiara: il nome di Kurt Weller, agente dell' Fbi tatuato sulla schiena. Eppure, quando i due vengono messi a confronto, sono convinti di non conoscersi.
La donna, ribattezzata Jane Doe, non ricorda il suo passato, non è in nessuna database della polizia ma conserva perfettamente la sua memoria motoria. Una memoria che fa sospettare un allenamento preciso, quello dei Navy Seal, nonostante non ci siano donne nei Seal.
I suoi numerosi tatuaggi  vengono piano a piano svelati e diventano indizi per aiutare gli agenti federali a mettere in sicurezza le strade di Manhattan. Chi ha tatuato Jane? E chi è la donna in realtà? Un'amica o una nemica?

Ci vogliono circa 4 ore per applicare tutti i tatuaggi alla Alexander, che lavoraccio!


Cosa ne penso

I primi due episodi, quello trasmessi ieri sera in televisione mi hanno incuriosita parecchio. Quella che all'inizio sembrava una trama un po' scontata - se siete abituati al cinema scoprite chi ha tatuato Jane dopo i primi dieci minuti - diventa in realtà ricca di colpi di scena. Con mia sorpresa, il misterioso tatuatore si è mostrato poco dopo che io lo avevo intuito. Ho la sensazione che il creatore Martin Gero, sappia il fatto suo e che intenda giocare pulito con il suo spettatore, senza ricorrere a colpi di scena facili. Nei primi due episodi ci ha praticamente avvisati che la donna è o almeno è stata addestrata come un Navy Seal, che è chiaro chi le ha fatto i tatuaggi e che è sotto sorveglianza. Ci ha anche subito fatto capire che Kurt e Jane sono legati (anche se ancora non vi dico come, guardate la serie).
Eppure ogni carta svelata infittisce il mistero: perchè Jane è stata tatuata? Qual'è la sua missione? E cosa centra il suo legame con Kurt? Chi aveva accesso alle informazioni, spesso top secret, riportate sul suo corpo?

La trama, almeno all'inizio è avvincente e con buone probabilità che non si risolva nell'ennesimo poliziesco dall'inizio scoppiettante e dallo svolgimento simile a tutti gli altri. Gli attori mi sono piaciuti e i personaggi anche. Jane -Jaimie Alexander- è fragile e allo stesso tempo è una wonderwoman. Il suo addestramento la rende fortissima, ma a differenza dei clichè, dentro è spaesata e priva di punti di riferimento, cosa che la spinge a cercare aiuto in chi le è vicino. Una bella personalità sfaccettata. Kurt -Sullivan Stapleton- è più tipico come agente, quello forte con il cuore tenero e il passato tormentato, ma per ora mi piace. Non è il classico poliziotto rompi*** che agisce come gli pare e più incline a consultare i suoi superiori e a collaborare con i suoi colleghi. Accanto a loro, fino ad ora un po' in disparte ma mi ha incuriosita molto è l'immancabile hacker, che non ricordo come si chiama.
Ah! Se siete amanti dell'azione, ci sono numerosi corpo a corpo, veramente tanti se paragonati a serie simili ma non così tanti da annoiare quelli meno appassionati.

Insomma, come debutto è molto buono, adesso inizia la prova più difficile, tenere alto il morale. Non resta che aspettare martedì!

Voto episodio 1 e 2:





sabato 30 aprile 2016

wip: Morning Delivery

Buon fine settimana!
Un piccolo post per un aggiornamento sui lavori in corso con il ricamo. Tempo fa, prendendo la seconda parte dello schema del Santa's Village su casacenina.it mi avevano colpito una serie di schemi della collezione John Clayton, e visto che erano in offerta ne ho preso uno per provare. Non sapendo ancora se il ricamo avrebbe avuto un seguito o no dopo la mia prima esperienza ho deciso di lasciar stare gli altri della serie.

Tanto per rompere con le casette natalizie ho iniziato anche questo schema. Il soggetto è proprio semplice, ma a me piace moltissimo. Credo sia l'ambientazione che mi ricorda molto la casetta della famiglia Bennet nel film Orgoglio e Pregiudizio. Vediamo come viene. Se il risultato è apprezzabile potrei provare con gli altri.

Una cosa che mi piace molto è che per creare delle lievi sfumature di colore in questo schema spesso si usano due fili di tonalità diverse al posto di due uguali per i punti. Una tecnica nuova per me (che del resto ho  ricamato solo il Santa's Village!!).

Ecco qui la prima piccola parte del ricamo (molto stropicciato come il mio solito! dovrei cercare dei cerchi più grandi) e come dovrebbe risultare:


Sto usando i materiali previsti dallo schema, che potete trovare qui: Morning Delivery

sabato 9 gennaio 2016

IZombie - Season 1

Ogni tanto girovagando casualmente sui siti di streaming scopro qualche titolo che mi ispira e mi appassiono a qualche nuovo telefilm. In questo caso si tratta di un telefilm intitolato IZombie. Ho un debole per gli zombie, come potevo non provarlo?


Alla fine della prima stagione posso dire che per certi versi questa serie è molto originale, per certi altri è piuttosto scontata. Ancora una volta siamo di fronte a un prodotto preso in prestito da un fumetto (ultimamente è una mania). In questo caso il fumetto è IZombie di Chris Roberson e Michael Allred.

La protagonista è Liv, ossia Olivia Moore (Liv More...bel gioco di parole!), brillante studentessa di medicina, vita perfetta e ragazzo perfetto che sta per sposare. Contro ogni sua regola, Liv decide una sera di unirsi a una festa in barca.
Inaspettatamente la ragazza si risveglia in un sacco mortuario e recuperando le immagini della serata si rende conto di essere diventata una zombie.
La cosa che fa andare avanti il telefilm nonostante Liv sia una zombie è che lo zombismo è trattato come una "malattia" più che una morte vera e propria. Gli zombie infatti conservano le funzioni vitali come il battito cardiaco e il respiro sebbene estremamente rarefatti.
Ho apprezzato molto che nonostante gli zombie siano in tutto e per tutto simili agli umani, se non nell'aspetto fisico (bianchissimi) in quello caratteriale, ci sia comunque un richiama al vero zombie, quello più alla Romero. Liv, come tutti i suoi simili, capisce presto che se non mangia cervelli e se si arrabbia entra in "Modalità Zombie completa" ossia diventa uno zombie vero e proprio.



La ragazza, determinata come era prima della trasformazione riesce incredibilmente ad adattarsi alla sua nuova vita, anche se non senza rimpianti. Liv lascia il suo futuro marito e la scuola di medicina, nonostante rischi una rottura con la famiglia. Trova lavoro in obitorio dove riesce a procurarsi facilmente i cervelli senza sensi di colpa. Il suo capo Ravi, scopre, però, il suo piccolo segreto e anzichè denunciarla o avere paura di lei decide di studiarla, cercare le cause dello zombismo e cercare una cura in cambio dell'aiuto di Liv.

Qui subentra la parte allo stesso tempo interessante e noiosa della serie. Mangiando i cervelli Liv assume i tratti  caratteriali dei loro precedenti possessori e ne rielabora i ricordi sotto forma di visioni. Queste visioni la fanno diventare la partner del detective Babineaux e Liv inizia quindi a sdebitarsi con i suoi fornitori di cibo scoprendo chi li ha uccisi.
La parte a volte noiosa sta proprio nel fatto che, tolta la parte orrorifica, alcuni episodi, soprattutto i primi sono alla stregua di qualsiasi del milioni di telefilm polizieschi che popolano il piccolo schermo.
Ma davvero, quanti ce ne sono?

Fortunatamente, la serie dopo aver presentato i personaggi e dopo un iniziale ristagno di idee si riprende alla grande mettendo in gioco sempre nuovi elementi e sempre nuovi colpi di scena. Abbiamo un cattivo fantastico: Blaine, ossia lo zombie che ha trasformato Liv, e che tira su una macabra attività di macelleria per zombie, procurandosi i cervelli in modo non proprio lecito. C'è l'ex di Liv (ma è davvero ex?), Major, che inizia a fiutare qualcosa sugli zombie e su Blaine e decide di lanciarsi nella sua crociata personale, senza però comprendere contro cosa sta lottando.

Insomma, ad un certo punto la serie si rianima e mette sempre nuova carne al fuoco.

Parliamo quindi del cast: io lo ho trovato fantastico. Abbiamo Rose McIver che interpreta una fantastica Liv, compresi i suoi continui cambi caratteriali, ottima. Come coinquilina di Liv abbiamo Aly Michalka, che forse non vi dice nulla ma che ha già interpretato un ruolo da protagonista in Hellcats (serie televisiva sulla cheerleder) e che io trovo piuttosto brava sia come cantante che come attrice. Mi piace moltissimo anche la scelta di Rahul Kolhi come Ravi.

In conclusione se vi piacciono gli zombie, soprattutto se poco decomposti e belli come modelli, ma anche se vi piacciono gli zombie e basta, se vi piacciono le serie che tengono alta la suspance e sanno come mescolare per bene gli eventi, IZombie fa per voi.

Voto: