giovedì 9 giugno 2016

Spatzle - gli gnocchetti trentini veloci e gustosi

Buongiorno!
Sono sempre di corsa in questo periodo ma i preparativi per il matrimonio e per l'appartamento sono quasi ultimati, entro fine mese il grosso dei lavori dovrebbe essere finito e potrò passare allegramente a documentare il tutto, chissà che qualcuno non trovi ispirazione.
Vedo che molti dei nostri amici nella nostra stessa situazione passano per guardare e soprattutto scoprire soluzioni migliori e problemi che abbiamo riscontrato. In effetti, sia il mondo edilizio che quello matrimoniale sono un caos burocratico e non solo e avere qualcuno con cui confrontarsi è comodo.

Senza divagare, veniamo all'argomento di oggi. Volevo presentarvi una ricettina che a me piace moltissimo e un prodotto Tupperware per realizzarla. Non sono una rappresentante Tupper e devo dire che la mia esperienza con il marchio è recentissima. Ho comprato un po' di cosucce alle dimostrazioni e posso dire che sono costosi (ma per fortuna spesso ci sono gli sconti! Fateveli mandare dalla vostra rappresentante di zona) e non tutto è realmente utile, ma certe cose sono geniali!



Il prodotto in questione è un aggeggio (Spätzlehobe) per fare gli Spatzle. Se non li conoscete sono degli gnocchetti di tradizione tedesca, e per estensione trentina, con un impasto base costituito da uova acqua e farina, ma più spesso arricchiti con gli spinaci. L'impasto è semisolido e per realizzare gli gnocchetti si usa quindi una sorta di grattuggia bucherellata attraverso cui si fa scendere nell'acqua bollente per ottenere la forma tipica.

In commercio ci sono una grande varietà di questi attrezzi. Quello che avevo prima era quello classico:
Ma a dire il vero non è il massimo della comodità e spesso per non fare danni avevo bisogno di un aiutante. Dopo che ho provato quello della Tupperware sono rimasta estasiata da quanto è facile fare gli spatzle!

click sull'immagine per vedere il prodotto su Amazon

Questo è decisamente uno strumento più comodo. Si appoggia sopra la padella, di qualsiasi diametro, e lì rimane. Quindi basta versarci tutto l'impasto grazie ai bordi alti e allo spazio molto più grande del quadratino della spatzleliera classica e poi con la spatolina si aiuta a scendere attraverso i fori. 

Per realizzare così gli spatzle ci vuole giusto il tempo di fare bollire l'acqua e non si sporca nulla.
L'unica cosa è che la mia rappresentante di zona diceva che vogliono togliere dal commercio questo podrotto in quanto la Tupperware è una ditta americana e gli Spatzle sono una cosa sconosciuta ai più essendo tipicamente tedeschi. Se volete provarli senza impegno di comprare attrezzatura, è scomodo ma uno schiacciapatate a fori grossi vi aiuta!

Ma veniamo alla ricetta. Vi garantisco che è semplicissima e veloce, per un piatto che stupisce.
Quella con cui mi sono trovata meglio è quella di Giallo Zafferano e qui ve la riporto:

Spatzle di spinaci con panna e speck

Ingredienti
200 gr di Spinaci lessati
3 uova piccole
100 ml di acqua
sale
250 gr di farina
1 pizzico di noce moscata

100 gr di speck affettato sottile
30 gr di burro 
250 ml di panna fresca
2 cucchiai di erba cipollina tritata
pepe macinato a piacere
sale


Buttate nel mixer spinaci ben strizzati, uova, acqua, sale, noce moscata. Io ci butto anche la farina così si impasta bene ma potete anche aggiungerla in seguito e mescolare a mano.
Tritate tutto molto finemente fino a ottenere una crema liscia e fine. 

Portate a bollore una pentola di acqua e intanto prepariamo il sugo.

Tritate l'erba cipollina e tagliate a striscioline lo speck. Fatte soffriggere lo speck con il burro (o l'olio se preferite). Aggiungete la panna liquida il pepe e l'erba cipollina.

Posizionate la spatzleliera sopra la padella di acqua bollente, versateci l'impasto e aiutandovi con la spatolina fatelo scendere attraverso i fori.
Gli spatzle sono pronti in pochi minuti, appena affiorano in superficie. Raccoglieteli con una schiumarola, colateli bene, e versateli nel condimento in cui vanno fatti saltare pochi secondi.

Qui la ricetta con le immagini: Giallo Zafferano



mercoledì 11 maggio 2016

serialmente: Blindspot 1 e 2

Buonasera,
ieri per la prima volta Italia 1 ha trasmesso la nuova serie tv Blindspot.



Titolo: Blindspot
Trasmessa: Martedì alle 21.10 su Italia 1

Trama

A Manhattan un allarme bomba si rivela l'inizio di un'indagine che ha dell'assurdo. Un borsone sospetto viene abbandonato in strada, ma non contiene una bomba, bensì una donna nuda completamente tatuata.
Il primo indizio per decifrarla è chiara: il nome di Kurt Weller, agente dell' Fbi tatuato sulla schiena. Eppure, quando i due vengono messi a confronto, sono convinti di non conoscersi.
La donna, ribattezzata Jane Doe, non ricorda il suo passato, non è in nessuna database della polizia ma conserva perfettamente la sua memoria motoria. Una memoria che fa sospettare un allenamento preciso, quello dei Navy Seal, nonostante non ci siano donne nei Seal.
I suoi numerosi tatuaggi  vengono piano a piano svelati e diventano indizi per aiutare gli agenti federali a mettere in sicurezza le strade di Manhattan. Chi ha tatuato Jane? E chi è la donna in realtà? Un'amica o una nemica?

Ci vogliono circa 4 ore per applicare tutti i tatuaggi alla Alexander, che lavoraccio!


Cosa ne penso

I primi due episodi, quello trasmessi ieri sera in televisione mi hanno incuriosita parecchio. Quella che all'inizio sembrava una trama un po' scontata - se siete abituati al cinema scoprite chi ha tatuato Jane dopo i primi dieci minuti - diventa in realtà ricca di colpi di scena. Con mia sorpresa, il misterioso tatuatore si è mostrato poco dopo che io lo avevo intuito. Ho la sensazione che il creatore Martin Gero, sappia il fatto suo e che intenda giocare pulito con il suo spettatore, senza ricorrere a colpi di scena facili. Nei primi due episodi ci ha praticamente avvisati che la donna è o almeno è stata addestrata come un Navy Seal, che è chiaro chi le ha fatto i tatuaggi e che è sotto sorveglianza. Ci ha anche subito fatto capire che Kurt e Jane sono legati (anche se ancora non vi dico come, guardate la serie).
Eppure ogni carta svelata infittisce il mistero: perchè Jane è stata tatuata? Qual'è la sua missione? E cosa centra il suo legame con Kurt? Chi aveva accesso alle informazioni, spesso top secret, riportate sul suo corpo?

La trama, almeno all'inizio è avvincente e con buone probabilità che non si risolva nell'ennesimo poliziesco dall'inizio scoppiettante e dallo svolgimento simile a tutti gli altri. Gli attori mi sono piaciuti e i personaggi anche. Jane -Jaimie Alexander- è fragile e allo stesso tempo è una wonderwoman. Il suo addestramento la rende fortissima, ma a differenza dei clichè, dentro è spaesata e priva di punti di riferimento, cosa che la spinge a cercare aiuto in chi le è vicino. Una bella personalità sfaccettata. Kurt -Sullivan Stapleton- è più tipico come agente, quello forte con il cuore tenero e il passato tormentato, ma per ora mi piace. Non è il classico poliziotto rompi*** che agisce come gli pare e più incline a consultare i suoi superiori e a collaborare con i suoi colleghi. Accanto a loro, fino ad ora un po' in disparte ma mi ha incuriosita molto è l'immancabile hacker, che non ricordo come si chiama.
Ah! Se siete amanti dell'azione, ci sono numerosi corpo a corpo, veramente tanti se paragonati a serie simili ma non così tanti da annoiare quelli meno appassionati.

Insomma, come debutto è molto buono, adesso inizia la prova più difficile, tenere alto il morale. Non resta che aspettare martedì!

Voto episodio 1 e 2:





sabato 30 aprile 2016

wip: Morning Delivery

Buon fine settimana!
Un piccolo post per un aggiornamento sui lavori in corso con il ricamo. Tempo fa, prendendo la seconda parte dello schema del Santa's Village su casacenina.it mi avevano colpito una serie di schemi della collezione John Clayton, e visto che erano in offerta ne ho preso uno per provare. Non sapendo ancora se il ricamo avrebbe avuto un seguito o no dopo la mia prima esperienza ho deciso di lasciar stare gli altri della serie.

Tanto per rompere con le casette natalizie ho iniziato anche questo schema. Il soggetto è proprio semplice, ma a me piace moltissimo. Credo sia l'ambientazione che mi ricorda molto la casetta della famiglia Bennet nel film Orgoglio e Pregiudizio. Vediamo come viene. Se il risultato è apprezzabile potrei provare con gli altri.

Una cosa che mi piace molto è che per creare delle lievi sfumature di colore in questo schema spesso si usano due fili di tonalità diverse al posto di due uguali per i punti. Una tecnica nuova per me (che del resto ho  ricamato solo il Santa's Village!!).

Ecco qui la prima piccola parte del ricamo (molto stropicciato come il mio solito! dovrei cercare dei cerchi più grandi) e come dovrebbe risultare:


Sto usando i materiali previsti dallo schema, che potete trovare qui: Morning Delivery

sabato 9 gennaio 2016

IZombie - Season 1

Ogni tanto girovagando casualmente sui siti di streaming scopro qualche titolo che mi ispira e mi appassiono a qualche nuovo telefilm. In questo caso si tratta di un telefilm intitolato IZombie. Ho un debole per gli zombie, come potevo non provarlo?


Alla fine della prima stagione posso dire che per certi versi questa serie è molto originale, per certi altri è piuttosto scontata. Ancora una volta siamo di fronte a un prodotto preso in prestito da un fumetto (ultimamente è una mania). In questo caso il fumetto è IZombie di Chris Roberson e Michael Allred.

La protagonista è Liv, ossia Olivia Moore (Liv More...bel gioco di parole!), brillante studentessa di medicina, vita perfetta e ragazzo perfetto che sta per sposare. Contro ogni sua regola, Liv decide una sera di unirsi a una festa in barca.
Inaspettatamente la ragazza si risveglia in un sacco mortuario e recuperando le immagini della serata si rende conto di essere diventata una zombie.
La cosa che fa andare avanti il telefilm nonostante Liv sia una zombie è che lo zombismo è trattato come una "malattia" più che una morte vera e propria. Gli zombie infatti conservano le funzioni vitali come il battito cardiaco e il respiro sebbene estremamente rarefatti.
Ho apprezzato molto che nonostante gli zombie siano in tutto e per tutto simili agli umani, se non nell'aspetto fisico (bianchissimi) in quello caratteriale, ci sia comunque un richiama al vero zombie, quello più alla Romero. Liv, come tutti i suoi simili, capisce presto che se non mangia cervelli e se si arrabbia entra in "Modalità Zombie completa" ossia diventa uno zombie vero e proprio.



La ragazza, determinata come era prima della trasformazione riesce incredibilmente ad adattarsi alla sua nuova vita, anche se non senza rimpianti. Liv lascia il suo futuro marito e la scuola di medicina, nonostante rischi una rottura con la famiglia. Trova lavoro in obitorio dove riesce a procurarsi facilmente i cervelli senza sensi di colpa. Il suo capo Ravi, scopre, però, il suo piccolo segreto e anzichè denunciarla o avere paura di lei decide di studiarla, cercare le cause dello zombismo e cercare una cura in cambio dell'aiuto di Liv.

Qui subentra la parte allo stesso tempo interessante e noiosa della serie. Mangiando i cervelli Liv assume i tratti  caratteriali dei loro precedenti possessori e ne rielabora i ricordi sotto forma di visioni. Queste visioni la fanno diventare la partner del detective Babineaux e Liv inizia quindi a sdebitarsi con i suoi fornitori di cibo scoprendo chi li ha uccisi.
La parte a volte noiosa sta proprio nel fatto che, tolta la parte orrorifica, alcuni episodi, soprattutto i primi sono alla stregua di qualsiasi del milioni di telefilm polizieschi che popolano il piccolo schermo.
Ma davvero, quanti ce ne sono?

Fortunatamente, la serie dopo aver presentato i personaggi e dopo un iniziale ristagno di idee si riprende alla grande mettendo in gioco sempre nuovi elementi e sempre nuovi colpi di scena. Abbiamo un cattivo fantastico: Blaine, ossia lo zombie che ha trasformato Liv, e che tira su una macabra attività di macelleria per zombie, procurandosi i cervelli in modo non proprio lecito. C'è l'ex di Liv (ma è davvero ex?), Major, che inizia a fiutare qualcosa sugli zombie e su Blaine e decide di lanciarsi nella sua crociata personale, senza però comprendere contro cosa sta lottando.

Insomma, ad un certo punto la serie si rianima e mette sempre nuova carne al fuoco.

Parliamo quindi del cast: io lo ho trovato fantastico. Abbiamo Rose McIver che interpreta una fantastica Liv, compresi i suoi continui cambi caratteriali, ottima. Come coinquilina di Liv abbiamo Aly Michalka, che forse non vi dice nulla ma che ha già interpretato un ruolo da protagonista in Hellcats (serie televisiva sulla cheerleder) e che io trovo piuttosto brava sia come cantante che come attrice. Mi piace moltissimo anche la scelta di Rahul Kolhi come Ravi.

In conclusione se vi piacciono gli zombie, soprattutto se poco decomposti e belli come modelli, ma anche se vi piacciono gli zombie e basta, se vi piacciono le serie che tengono alta la suspance e sanno come mescolare per bene gli eventi, IZombie fa per voi.

Voto:



venerdì 16 ottobre 2015

Halloween: libri

Buongiorno!
Halloween è ormai nell'aria e sui social spopolano i consigli su costumi e party dell'ultima ora. Voi festeggiate Halloween? Siete di quelli contrari? O semplicemente non vi interessa?
Io abito in un piccolo paesino del nord, e qui le mode tardano ad arrivare e se Halloween ha colpito qualche gruppetto di ragazzini, non ha fatto altrettanto con gli adulti (quelli che gli dovrebbero dare le caramello), quindi suonare alla porta di qualcuno potrebbe essere fatidico.
Io non sono mai stata particolarmente attratta da questa festività tranne che per il lato horror, essendo un amante del genere. Adoro che a Halloween i negozi mi vendano una felpa con i pipistrelli, altrimenti introvabile e cose simili.

Se vi lasciate contagiare da questa atmosfera o se semplicemente vi piace un pizzico di orrore di tanto in tanto, ecco qualche consiglio di lettura a tema.

Per i più temerari

L'esorcista di William Peter Blatty



So cosa state pensando: evviva l'originalità. Eppure, lasciate che vi dica che questo è un titolo originalissimo. Il film lo abbiamo visto e rivisto e ancora rivisto, ma il libro lo avete mai letto? In pochi lo hanno fatto e la storia è affrontata in modo molto diverso dal film. Se sapete il film a memoria, il libro saprà sorprendervi e conquistarvi comunque.
Blatty si concentra di più sui personaggi che ruotano attorno a Regan, la bambina posseduta. La madre, soprattutto è resa in un modo spettacolare, impossibile non immedesimarsi e non provare pena e paura per lei. Il prete che si occupa di Regan e che tenta di far ottenere il permesso di esorcismo è anche lui ricchissimo di dettagli e vivissimo fra le pagine del libro. Ci troviamo a condividere i loro problemi e le loro pene e a considerarli come amici di lunga data. Ho molto apprezzato la capacità di questo libro di rendere partecipe il lettore dei sentimenti dei protagonisti e anche il procedere quasi scientifico con cui il rito dell'esorcismo è trattato. Blatty non si diletta con dettagli macabri, il contrario, analizza i fatti con mente fredda e lucida ed è allo stesso tempo interessante ma spaventosamente reale.
Attenzione, il rendervi così coinvolti nei fatti ha come contro indicazione che questo libro fa davvero paura. Io lo ritengo il libro più pauroso che abbia mai letto.
Consiglio vivamente di leggerlo di giorno e non quando siete soli in casa.

Per chi ama i classici e per gli spiriti romantici anche ad Halloween:

Carmilla di Joseph Sheridan LeFanu


Consigliarvi Dracula mi sembrava estremamente scontato (se non lo avete letto però ve lo consiglio vivamente), vi parlerò perciò della sua ispiratrice, la bella contessa di Karnstein.
A ispirare Stoker per il suo Dracula furono infatti le atmosfere che ritrovò nel racconto di LeFanu, tanto che in origine al famoso classico era stata inserita una prefazione che le richiamava, e che ora è stata tolta.
Carmilla è uno dei maggiori esempi della transizione della figura del vampiro da bestia repellente a amante desiderabile e malefico. La giovane contessa è bellissima e seduce il cuore di chi le sta accanto, soprattutto della piccola Laura, ma questa seduzione porta sempre con se un senso di disgusto che alla fine porterà alla sua rovina. Carmilla è una figura estremamente romantica, affamata d'amore eppure maledetta, come sconvolge le sue vittime sconvolge anche il lettore che si trova in bilico fra la repulsione e la pietà per questa creatura sventurata.
Questo è un racconto brevissimo ma magico, consigliatissimo.

Per i meno coraggiosi che vogliono godersi comunque l'atmosfera



Il figlio del cimitero di Neil Gaiman

Questo è un racconto che ha come protagonisti un bambino umano e dei fantasmi. Nobody Owens è orfano fin da quando era in fasce e fino da allora sono stati i fantasmi del cimitero vicino a casa sua, con l'aiuto di altre figure fantastiche, a crescerlo. Crescendo il bambino però si scopre vittima designata dello stesso uomo che ha ucciso i suoi genitori e vivrà così l'ultima avventura con i suoi amici soprannaturali per essere consegnato, infine, alla sua vera vita da adulto.
Il figlio del cimitero è un libro sorprendente, per grandi e piccini, che insegna a tenere un po' di magia nella propria vita e a guardare le cose con un pizzico di fantasia.
Qui i personaggi che solitamente il mondo fiabesco affida all'orrore sono invece quelli che si fanno protettori di Nobody e che lo allevano al riparo dai pericoli in agguato. Un punto di vista diverso, dei fantasmi che non fanno paura ma fanno sorridere.
Un altro piccolo capolavoro.

Se avete qualche bel libro a tema da consigliare, scrivetelo pure nei commenti!
Un bacio
Life


domenica 4 ottobre 2015

Serialmente: 2 Broke Girls

Buona domenica a tutti!
Per alleviare lo stress faccio cose stupide solitamente, come iniziare serie tv poco impegnative o leggere libri poco impegnativi.
In questo periodo ho deciso di iniziare a guardare la serie tv 2 Broke Girls, di cui ho sentito parlare bene e che tutto sommato mi ispirava, soprattutto perchè è una serie comica. Ne ho vista circa metà della prima stagione, credo che ormai quella la finirò, ma basta.


Non so di preciso come vogliano rendere Broke in italiano, io lo ho tradotto come: 2 ragazze fallite.
La storia è quella di un'amicizia molto particolare fra due ragazze diversissime. Max è una ragazza povera di Brooklyn che tira avanti facendo la cameriera in una tavola calda e la baby sitter per una riccona dei quartieri alti (i cui figli sono Brad e Angelina), Caroline è una ragazza ricchissima che si ritrova improvvisamente senza niente a causa di una frode perpetrata da suo padre che viene alla luce.
Caroline trova lavoro nella stessa tavola calda di Max, che, impietosita, decide di portarsela a casa. Ha inizio così una convivenza assurda e spassosa. Le due ragazze non sono solo di estrazione sociale diversa, ma hanno anche dei caratteri del tutto opposti: Max in superficie è dura e scontrosa, non sorride mai e porta la maschera della ragazza povera così come la vedono gli stereotipi, ma noi capiamo che è una farsa e che è molto più fragile e profonda di quanto mostra. Caroline è una Barbie, non saprei come altro definirla. Bianchissima (come la definisce Max) e nonostante la bancarotta ancora piena di speranze e di sogni per il futuro. Lei vive su una nuvola rosa, eppure ha la forza di andare avanti e di realizzare quello che vuole.

Mi è piaciuta la serie? Devo dire che ha ottenuto la mia attenzione, ma non è così valida come credevo.

Pro:

  • Le due protagoniste sono estremamente interessanti e malgrado la facciata semplice, come nella maggior parte delle serie comiche, nascondono una psicologia profonda e sfaccettata che ce le rende subito amiche e che ci fa subito appassionare alla loro storia. Bei personaggi!
  • La storia è piuttosto originale e fornisce diversi spunti di riflessione. Inoltre è interessante osservare le cose da due punti di vista del genere: quello dei ricchi e quello dei poveri.
  • Fa in modo discreto il suo dovere di intrattenimento.
  • Le due attrici protagoniste. Io le ho trovate fantastiche, soprattutto Max, che oltre che brava incarna un tipo di bellezza che da tempo non si vedeva sullo schermo.
Contro:
  • La dose di volgarità è decisamente troppa. Max e Caroline non riescono a mettere due frasi in fila senza allusioni o riferimenti espliciti al sesso. Seriamente, non credo che riuscirete a tirare fuori dal telefilm un solo dialogo senza che ciò avvenga. Anzi, tutti in questo telefilm pensano sempre e solo al sesso. A me la comicità fatta di battute sessuali non piace: la trovo banalissima e volgare.
  • Alcune puntate sono più riuscite di altre. Alcune sono un po' insipide. Come sempre in questo tipo di telefilm si punta a tirare avanti finchè lo spettatore arriva alla saturazione per nausea. Scommetto ci proporranno almeno una decina di serie. Il problema è che poi ci si trascina fra idiozie assurde perchè alla lunga le idee si esauriscono. 
  • Ho trovato la serie pigra: le battute sono come già detto semplici e poco brillanti, niente di elaborato ma si punta a far ridere con il minimo sforzo, non ci sono picchi particolari di comicità o di profondità. Si trascina.
  • Tutti i pro sono rovinati da questa pigrizia insita nella serie.
In definitiva, 2 Broke Girls è un telefilm che intrattiene e che presenta una trama interessante che però è sviluppata all'insegna della battuta troppo facile e delle stupidaggini più inutili.
Peccato. 
Vedetelo solo se avete tempo da perdere: tipo se vi ricoverano in ospedale o siete costretti a letto con una vertebra rotta. Seriamente, ci sono una sacco di serie tv, film e libri migliori



giovedì 1 ottobre 2015

Consigli Letterari #1

Buongiorno!
L'estate è il periodo in cui normalmente leggo di più, ma purtroppo non quest'anno. Sono stata davvero presissima con tutte le novità cui già ho accennato e il tempo per leggere si è ridotto notevolmente.  Ciò nonostante i libri in casa mia sono aumentati...non ne ho comprati, devo essere fedele al mio tentativo di curarmi dallo shopping libroso. La maggior parte vengono da scambi tramite Bookmooch, altri da un'iniziativa della biblioteca che ha regalato libri vecchi e ceduto altri in cambio di libri nuovi.

Comunque, da quando ho abbandonato i miei soliti generi convenzionali (fantasy/horror) e sono andata in esplorazione le delusioni sono aumentate. Vi parlerò anche dei libri sconsigliati, ma oggi teniamoci su di morale con quelli consigliati!

Ecco i consigliati di quest'estate:

Annientamento di Jeff Vandermeer:
Questo è stato un po' il fenomeno letterario dell'anno e si avvicina molto ai miei gusti, così, cosa rara, avevo deciso di prenderlo in libreria. Il genere con cui è stato definito è il New Wired che si colloca fra il fantasy, la fantascienza e l'horror.

A parte che la copertina è bellissima e la Einaudi ha avuto la brillante trovata di stampare titolo e cose varie su una sovracopertina trasparente per non rovinare il disegno.
La storia è quella di una biologa che insieme a un'antropologa, una psichiatra e una geografa viene arruolata nella dodicesima spedizione nella misteriosa Area X. varcato il confine ci troviamo in un mondo che a me ricorda moltissimo i racconti di Lovecraft, dove l'orrore e il mistero sono dietro ogni angolo e affascinano con la loro ineffabilità. Vandermeer, come Lovecraft, dipinge i contorni di un orrore sottile che non viene mai palesato completamente e che proprio per questo stuzzica il lettore  che vuole capire a tutti i costi.
Il tutto è condito con una scrittura scorrevole e accattivante.
Io ve lo consiglio vivamente se siete interessati al genere.
L'unico neo che ho trovato a questo libro è il voler usare un narratore interno. la biologa, che narra in modo perfetto, ma usarlo quasi come un narratore esterno. In pratica la biologa si limita a comporre un diario scientifico da cui esulano quasi completamente le sue emozioni e le sfaccettature del suo carattere. Lo ho trovato un punto di vista poco personale. Ma nonostante tutto il libro merita moltissimo e lo consiglio.

Ritornati dalla Polvere di Ray Bradbury

Dopo aver letto Fahrenheit 451, che ho adorato, sono stata sorpresa di trovare questo libro di Bradbury che rappresenta un genere completamente diverso.
In Ritornati dalla polvere sono raccolti una serie di racconti riguardanti una famiglia particolarissima, composta dai personaggi più strampalati del mondo orrorifico: una mummia egizia vecchia di secoli, una ragazza che dorme sempre e attraverso i sogni impersona le vite altrui e viaggia per il mondo, un uomo con ali da uccello, un vampiro e fra loro un normalissimo bambino umano che ha per compagni un ragno e un topo.
Le atmosfere sembrano un po' quelle della famiglia Addams.
Di volta in volta ci viene descritta la breve avventura di una dei membri della famiglia, sospesa fra l'onirico, il comico e con qualche perla di saggezza. Un libro che si legge in modo rapido, accompagnati dalla scrittura di Bradbury che è melodica e poetica come sempre.
Consigliatissimo se credete ancora nei sogni.

La casa degli spiriti di Isabel Allende

Avevo appena detto: "Non leggerò più una saga familiare" dopo essere riuscita a porre la parola fine a Uccelli di Rovo ed ecco che mi ci ritrovo.
La famiglia della Allende, però, è vivace e magica e sa affascinare. Così mi sono ritrovata incollata a questo libro e lo ho finito in tempi record.
La storia è quella della famiglia del Valle e dei Trueba.
Esteban Trueba si innamora di Rosa, la primogenita del Valle che viene però a mancare ed Esteban dopo aver fatto fortuna nelle miniere, decide infine di sposare la sorella di Rosa: Clara.
La ragazza è molto particolare, ha un forte potere medianico e non si cura di nasconderlo. Fra le bizzarie di Clara e l'amore e la rabbia di Esteban i due hanno un'esistenza travagliata, cosparsa di piccoli momenti sereni. Sono gli anni del socialismo, da cui i ricchi possidenti come Trueba (ormai senatore) si tengono alla larga. Ed ecco che Blanca Trueba, la figlia di Clara ed Esteban ha un rapporto clandestino proprio con un socialista e da lui ha una figlia: Alba, anch'essa pronta ad aderire al socialismo. A sconvolgere ulteriormente gli equilibri familiari subentra un colpo di stato, e come ogni colpo di stato, non esistono più senatori, buono o cattivi. Tutto precipita nel caos.
Questo è un libro che conquista, scritto benissimo, che sa trascinare il lettore come un fiume in piena. Ci si trova estremamente coinvolti nelle vicende di Clara, e in seguito della figlia e poi ancora della nipote tanto che la parole fine giunge quasi come un pugno.
La casa degli spiriti contiene moltissime  cose: è a metà fra un romanzo realistico e onirico, rispettivamente Esteban e Clara, ma è anche denuncia sociale e politica, benchè non venga mai detto in che paese si svolgono i fatti. La Allende usa il pretesto della saga familiare per guardare anche al di fuori delle mura domestiche in un'analisi della società puntuale e riconoscibile.
Consigliatissimo.