Continuiamo con i piccoli pensieri sulle letture del mese appena trascorso, ossia giugno (ma no!).
Premetto che ho un brutto rapporto con gli autori italiani. Non mi va mai di leggerli, poi però mi sento in colpa, perchè sia al cinema che in libreria schifo i miei compatrioti e magari nemmeno con buone cause. Quest'anno, prendendomi per tempo, ho deciso di fare ammenda stampandomi la lista dei candidati al premio Strega e leggendone la maggior parte. Io odio il premio Strega, nel senso che i pochi che ho letto non mi sono piaciuti per niente, ma sono convinta che fra i candidati vi siano autori più che validi e che sia la giuria poi a cileccare, per un gusto tutto italiano di far vincere sempre le cose più intricate, filosofiche e con quel sapore di riflessione deprimente e onirica che non mi va di star lì a capire (chiamatemi pure ignorante).
Ad ogni modo, comprare i libri era fuori discussione, ne ho circa 60 da leggere a casa, quindi mi sono messa in pausa acquisti. Per fortuna esistono le biblioteche. Volevo partire con Elena Ferrante di cui tutti parlano un gran bene, con il primo romanzo della saga dell'amica geniale, ma è sempre in prestito in tutte le biblioteche della mia provincia! Insomma è introvabile.
Mi sa che finirò per comprarlo. Magari come ricompensa per il mio nuovo e breve lavoro (breve ma intenso, garantito).
Scoraggiata ho notato che anche molti degli altri candidati erano in prestito per la maggior parte del tempo. Finchè, dopo una ricerca di ore ho beccato Chi manda le onde di Fabio Genovesi.
Non mi ispirava. Quella copertina con il furgoncino prometteva appunto il sopracitato libro nostrano con riflessioni un po' hippie sulle difficoltà dell'esistenza, ma...sorpresa!

Abbiamo poi un gruppo di amici, tre quarantenni, che rappresentano il ritratto dei falliti. Sono tre amici che non si rendono ancora conta di non avere più diciotto anni e di non poter più vivere di espedienti come allora. Sono una perfetta metafora di una generazione cresciuta nella comodità che si ritrova adulta a non sapere fare nulla. Lo scorrere del tempo intreccerà sempre più queste vite, producendo combinazioni imprevedibili.
Il libro di Genovesi affronta varie tematiche ma sempre in modo leggero, senza inutili giri di parole, lasciando che siano i fatti a parlare. Una cosa che mi ha colpita moltissimo per questo autore è la sua capacità di sviscerare i personaggi nei dettagli quotidiani, quelli che la maggior parte della gente non sa descrivere perchè così abituali da essere ignorati. Fabio Genovesi fonda il suo romanzo proprio su questa quotidianità e la coglio con occhio attento ed esperto, trasmettendolo anche attraverso la scrittura che ricalca i modi del parlato ma con la classe propria della scrittura. Il suo è davvero il racconto di una piccola parte di umanità.
Voto:
Questo era l'ultimo libro letto nel mese di giugno, ma mi ha lasciato la voglia di continuare a scoprire la lista dei candidati allo Strega.
Per il mese di luglio invece, complice il gruppo di lettura cui mi sono unita su Goodreads leggerò:
Good Omens perchè adoro Pratchett e adoro Gaiman, figuriamoci se si mettono insieme!
La casa degli spiriti perchè della Allende ho letto solo un libro per bambini e lo ho adorato.
Ritornati dalla polvere perchè ho amato Farenheit 451 e non vedo l'ora di conoscere altre opere di Bradbury.
Senza nome perchè mi era piaciuta molto La donna in Bianco di Collins. Questo promette di essere di genere diverso, ma è altrettanto lungo..unica pecca dell'autore (800 pagine!).
La collina dei conigli perchè è troppo che lo ho iniziato ed è ora di finirlo. Non mi ha presa. Da piccola mi sarebbe piaciuto moltissimo ed è una bella lettura ma sono sempre attratta da altro.
E voi cosa leggerete questo mese? Avete letto qualcosa di quello che leggerò? Avete consigli?
Un bacio
Life