mercoledì 28 gennaio 2015

Reading Challenge 9: Le parole segrete

Buongiorno,
con Le parole segrete di Joanne Harris ho completato il nono punto della mia reading challenge, ossia quello di leggere un libro scritto da una donna. Una task abbastanza facile al giorno d'oggi.
Ho incontrato quest'autrice tempo fa, con il film Chocolat che mi era rimasto molto impresso, così il giorno che mi sono trovata sotto mano La scuola dei desideri della stessa autrice lo ho subito preso ed è diventato uno dei miei libri preferiti. Ora ho un altro paio di opere sue da leggere, fra cui figurava questo che ho recuperato tramite uno scambio su BookMooch. Quando ho iniziato a leggerlo, non avevo idea di cosa trattasse (degli autori che conosco non leggo mai le trame, compro libri a casaccio! Il primo sintomo di shopping compulsivo?) ed è stata con grande gioia che ho scoperto che Le parole segrete è ambientato fra i miti norreni che io adoro.



Maddy è una giovane ragazza molto particolare, ha una runa marchiata sul palmo della mano. Non una runa spezzata o fatta male, una runa completa e perfettamente disegnata. Questo la mette automaticamente fra le persone di cui non ci si può fidare e di cui sarebbe meglio liberarsi, come fanno a Fine del Mondo. Da piccola Maddy, osteggiata ed evitata da tutto il paese per il marchio, incontra uno strano uomo, chiamato il Guercio a cui in effetti manca un occhio. Il Guercio per sua fortuna, le insegna molto di quello che deve sapere sulla sua runa e su come si adoperano tutte le altre, così che la bambina impara piano piano ad usare la sua malia e a conoscere i grandi miti su Odino e gli altri Aesir, marchiati come lei, su Asgard e sulla sua caduta e sui Vanir. Ma cos'è che il Guercio non le dice? Insieme a un compagno tutt'altro che affidabile: Loki, Maddy scoprirà una serie di verità e per poco non vedrà il mondo precipitare preda di un nuovo Ragnarock. Il tutto condito da rune e antichi miti che prendono vita.

Un'antica profezia, riportata nell'Edda poetica è ciò che ha guidato la Harris nello scrivere questo libro. Essa dice che dopo Ragnarock, due gemelli figli di Thor ricostruiranno Asgard e il ciclo potrà ricominciare. Proprio da qui prende il via questo mito moderno che sa ricreare piuttosto bene le atmosfere di un tempo.
La scrittura della Harris è magica, racconta le cose in modo vivido e con poche parole riesce a tracciare un quadro perfetto di ciò che intende narrare. Stranamente, in questo libro i personaggi non sono così tridimensionali come negli altri, un po' perchè la maggior parte sono già molto conosciuti arrivando direttamente dai miti norreni e non necessitano quindi di grandi presentazioni. Quella che preferivo fosse tratteggiata meglio è la protagonista, Maddy, che spesso e volentieri si limita a fare da spettatrice a ciò che succede attorno a lei, salvo un paio di occasioni in cui fa la pensata giusta, per il resto se ne sta sprofondata nel suo mondo dei sogni. Avrei preferito fosse più sveglia e con un po' più di iniziativa, peccato, perchè è simpatica e per nulla stupida.

I libri con le mappe sono sempre i migliori!

Loki è il secondo grande protagonista della narrazione, del resto, chi non è innamorato di Loki? Si tratta senza dubbio del più interessante degli dei norreni ed è quello che scatena sempre gli eventi e che poi li risolve. Asgard sarebbe un mortorio senza di lui (e forse sarebbe ancora in piedi senza i suoi simpatici figlioletti).
L'intreccio è degno del miglior poema epico, con personaggi che si muovono secondo le proprie ambizioni, che imbrogliano, sfruttano gli altri e stringono alleanze in virtu di utilitarismi e non esitano a tradire amici e nemici. Gli scopi personali all'interno del libro sono davvero tanti e variegati, da chi desidera semplicemente sbarazzarsi di Loki, a chi vuole un potere supremo, a chi vuol contrastare un potere supremo, a chi (Loki) cerca mille espedienti per sopravvivere, e via dicendo. Da un tale caos di personaggi e azioni non può che nascere un racconto con un intreccio complesso e avvincente da dipanare lentamente pagina dopo pagina.
La Harris si è presa qualche licenza narrativa e qui e lì si discosta dall'Edda per far funzionare meglio il racconto, ma non così tanto da irritare gli appassionati.
Non è un libro che annoia, questo è certo, gli eventi si susseguono ai colpi di scena in modo fluido ma continuo ed è impossibile rimettere giù il libro una volta che è stato aperto. Ho trovato davvero piacevole immergermi ancora una volta fra questi personaggi di cui l'autrice è stata bravissima a cogliere e far rivivere i tratti salienti.
Un libro che se come me amate la mitologia norrena e il fantasy non potete perdervi (dopo American Gods, ovviamente)
So che ci sono anche dei seguiti, ma per ora non intendo leggerli, visto che questo libro si conclude in un modo che mi piace moltissimo. Forse più avanti, chissà.

Titolo: Le parole segrete (Runemarks)
Autrice: Joanne Harris
Pagine: 517


Voto: 8/10

Nessun commento:

Posta un commento